Glitchy Venere
Francesco Felletti
2018

Sinossi:
L’opera si basa da un punto di vista tecnico sulla logica dell’errore digitale non prevedibile e sempre casuale e da un punto di vista prettamente artistico, il richiamo evidente è la “Venere a cassetti” dell’esuberante Salvador Dalí, grande surrealista. Dalí, nella sua personale rivisitazione della Venere di Milo inserisce dei cassetti sul corpo della Venere con evidenti rimandi a Freud, che aveva scoperto come il corpo umano neoplatonico, nell’antica Grecia e nella contemporaneità sia pieno di cassetti segreti. Francesco Felletti rende questi cassetti il centro propulsore di vita della sua Venere. Infatti, è solo grazie ai cassetti che ella riesce a respirare. I cassetti sostituiscono alcune parti del corpo femminile: la testa, lo stomaco, il seno, il ginocchio e in base alla scelta del cassetto, la venere viene reinterpretata attraverso la poetica di varie personalità artistiche contemporanee di spicco come Christo, Erwin Wurm, Esteban Diacono, Zolloc e altri. Da sottolineare poi la musica elettronica di sottofondo completamente originale che contribuisce a creare l’effetto “Glitch”.

A cura di Giulia Caruso